Maurice

Romanzo postumo di Edward Morgan Forster da cui trae ispirazione "L'amante di Lady Chatterley".


Maurice è un romanzo scritto da Edward Morgan Forster nel 1914 e pubblicato postumo per la prima volta nel 1971.

Narra la vicenda di un amore omosessuale ambientato nell'Inghilterra d'inizio Novecento. Fu scritto nel biennio 1913-14 

Per volere dell'autore fu pubblicato solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1970, sebbene alcuni amici selezionati, tra cui Christopher Isherwood, fossero a conoscenza dell'esistenza del romanzo.

Forster aveva già scritto dei racconti faceti sul tema dell'omosessualità, ma era intenzionato a scrivere un'opera che presentasse positivamente il tema dell'amore omosessuale.

L'occasione, come Forster dichiara nella Nota dell'autore che accompagna il romanzo, arrivò dopo aver visitato nel 1912 la casa del poeta Edward Carpenter, col quale era in stretta amicizia.

La relazione tra Carpenter e Merrill, durata tutta la vita, ispirò Forster per la storia tra Maurice ed Alec.

L'autore resistette per tutta la vita alla tentazione di pubblicare il libro, a causa degli atteggiamenti pubblici censori e persecutori (l’omosseualità era reato alla fine degli anni sessanta), legati all'amore omosessuale.

TRAMA

La storia inizia con un Maurice quattordicenne che sta ricevendo le prime nozioni sul sesso e sul matrimonio eterosessuale.

All'università, però, fa amicizia col compagno di studi Clive Durham, che lo introduce ai lirici greci che scrivono sull'amore omosessuale e nei due anni seguenti Maurice e Clive stringono una relazione amorosa che tengono nascosta. Purtroppo la relazione termina quando Clive decide di sposarsi secondo le regole sociali.

Maurice completamente devastato dal distacco di Clive,  prende appuntamento con un sedicente esperto d'ipnotismo, Mr. Lasker Jones, nel tentativo di "curare se stesso" dalle proprie inclinazioni innate. Lasker si riferisce alla sua condizione come ad un caso di "omosessualità congenita", e rivendica d'altronde un tasso del 50% di successo nella capacità di "cura".

Maurice viene invitato presso la dimora di Clive, oramai ammogliato, ed è proprio lì che incontra ill giovane guardiacaccia Alec Scudder. 

Dopo la loro prima notte insieme, Maurice si fa prendere dal panico e si rifiuta di rispondere alle lettere di Alec. A causa del trattamento freddo e distaccato che riceve, Alec minaccia di ricattarlo. Maurice va ancora una volta dall'ipnotizzatore Lasker Jones. Quest'ultimo si rende conto che la terapia sta fallendo e consiglia a Maurice di prendere in considerazione la possibilità di trasferirsi in un paese in cui le relazioni tra persone dello stesso sesso siano legali, come Francia e Italia. Alla domanda di Maurice se le relazioni omosessuali potranno mai esser accettate in Inghilterra, l'ipnotizzatore risponde: «Ne dubito, la nostra nazione è sempre stata ben poco incline ad accettare così com'è la natura umana».

Maurice decide di incontrare una seconda volta Alec, affinché possano chiarirsi prima che quest'ultimo parta per l'Argentina. Durante l'incontro, risulta loro chiaro che sono legati da un sincero e profondo amore. Maurice allora chiede al ragazzo di rinunciare ad emigrare e di rimanere con lui in Inghilterra. Lui stesso ammette di essere disposto a rinunciare alla propria posizione sociale e finanziaria, pur di trascorrere la propria vita con Alec. Alec tuttavia declina l'offerta.

Giunto il giorno della partenza, Maurice decide di andare a salutare il giovane amante, che tuttavia manca l'imbarco. Tra la disperazione dei parenti, Maurice comprende che Alec ha deciso di restare con lui e lo raggiunge a casa di Clive. Qui, infine, ha l'occasione anche di un ultimo chiarimento con Clive, al quale confida tutto quanto accaduto. Clive, tuttavia, sembra del tutto incapace di comprendere.

CRITICA

Il romanzo è stato oggetto di giudizi contrastanti e alcuni critici, come Pasolini,  imputarono a Forster una mancanza di coraggio per averne posticipato la pubblicazione, dando comunque un giudizio positivo sull’opera.

Maurice è stato rivalutato al punto che nel 1987 viene anche trasposto cinematograficamente (con James Wilby ad interpretare Maurice, Hugh Grant nella parte di Clive e Rupert Graves in quella di Alec).

. Tra i punti di forza individuati c'è la carica rivoluzionaria e innovativa del romanzo, con la sua critica all'Inghilterra dell'età edoardiana (che però sembra mancare nell'adattamento cinematografico). Ad ogni modo, come temuto dallo stesso Forster, è il finale a subire le critiche principali, venendo giudicato fiabesco e tale da introdurre un tratto nostalgico, essendo Alec costruito sulla base delle aspettative del giovane Maurice

Tuttavia c’è chi giustamente sottolinea la positività del messaggio di Forster che consente al proprio protagonista di sopravvivere, a differenza delle adultere ottocentesche, Madame Bovary e Anna Karenina, che scontano nel suicidio l'effimero trionfo dell'infrazione, e il contemporaneo von Aschenbach di La morte a Venezia (1912) che non sopravvive alla promessa letta nel volto di un adolescente.

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