Non binary Flag
Fin qui abbiamo dato spazio agli orientamenti sessuali, ora è il momento di approfondire le identità di genere, che sono cosa differente.
L'orientamento sessuale risponde alla domanda "chi mi piace?", l'identità di genere risponde alla domanda "chi sono?".
L’eterogeneità dell’identità di genere e l’idea che le persone possano definire il proprio genere in modo non binario (maschile/femminile) sono concetti sempre più riconosciuti e studiati nella letteratura scientifica, soprattutto nell’ultimo decennio.
Parallelamente anche il linguaggio usato per descrivere l’identità di genere è cambiato e comprende molti termini (transgender, transessuale, agender, queer, neutro, fluid gender, genere non conforme, intergender, pangender, terzo genere, etc) ) che descrivono condizioni diverse da quella cisgender e che possono essere inglobati per semplificazione nell’aggettivo “non binario” o “genderqueer”, per riferirsi alle persone che non si identificano nel binarismo di genere maschile/femminile.
Una persona non binaria è una persona che non rientra nel binario di genere uomo-donna: non si identifica né nel genere femminile, né nel genere maschile.
Può quindi identificarsi in qualcosa di diverso tra questi due generi, in entrambi, nessuno dei due e molto altro.
Il termine “non binary” é per questo un termine ombrello, che all’interno racchiude diverse definizioni.
Le persone non binary spesso, al di là dei termini ombrello più ampi come “non binary” o “genderqueer”, ma anche “transgender” (che include anche le persone non binarie), spesso utilizzano delle parole più specifiche come:
agender: nessuna identità di genere da esprimere
androgino (o intergender): un’identità di genere tra quella maschile e femminile
bigender: appartenza a due generi
pangender: si indentificano in diversi generi o tutti
Le persone non binarie non vanno confuse con le persone intersessuali.
L’intersessualità descrivere condizioni anatomiche e genetiche che non rientrano nella definizione tipica di corpi maschili o femminili, le identità non binarie riguardano esclusivamente la dimensione mentale, sociale e psicologica. Infatti, mentre l'intersessualità riguarda il sesso biologico, l'essere non binario dipende dall'identità di genere.
Non tutte le persone non binary soffrono di disforia di genere. Alcuni hanno la percezione che non ci sia nessun ruolo sociale o corpo verso il quale desidererebbero "transizionare", quindi non fanno altro che agire nel modo che trovano più naturale.
La parola "enby" (plurale "enbies", da "N-B") è una parola alternativa che può essere utilizzata per parlare delle persone non binary. Sembra che sia stata coniata dall'utente di Tumbrl revolutionator nel 2013 come equivalente non binario delle parole "boy" e "girl"
Per questo, molte persone non la considerano una parola equivalente a "non binary", ma la usano per riferirsi alle giovani persone non binary.
Come tutte le persone della comunità LGBT+, anche le persone non binarie hanno la loro bandiera.
È stata ideata nel 2014 da Kye Rowan e presenta quattro strisce colorate.
Rowan ha precisato che ha lo scopo di rappresentare la gente non binary che non si sente rappresentata dalla bandiera genderqueer. Questa bandiera è stata fatta per coesistere con la bandiera genderqueer di Marilyn Roxie, non sostituirla.
Il giallo simboleggia il collocarsi fuori dal binario uomo-donna. Il bianco simboleggia le persone non binarie che abbracciano più di un’identità di genere. Il viola per chi si sente rappresentato sia dal genere maschile, sia da quello femminile. Il nero invece è il colore che rappresenta l’assenza di genere.
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