Bisessualità nelle Americhe precolombiane.

Per i nativi americani sarebbe meglio parlare di bisessualità e fluidità di genere come norma.

Nelle Americhe precolombiane la “fluidità” degli orientamenti sessuali e delle identità di genere era la normalità. 

Se nell’America del nord un uomo poteva vivere da donna (due spiriti) senza alcuna discriminazione, fino al punto da poter sposare un altro uomo, nell’America del sud gli uomini potevano avere relazioni sentimentali e sessuali sia con uomini che con donne alla luce del sole. 

Va detto che ache le donne indiane erano solite andare a caccia e in guerra, così alcune di loro diventarono capi tribù.

Un esempio è “Capo Donna” (1806-1858), una donna diventata membro della tribù dei Corvi dopo essere stata rapita come schiava a dieci anni durante una guerra tra tribù. 

Chi la rapì era un guerriero che aveva perso diversi figli maschi e la crebbe come una guerriera. Poiché dimostrò coraggio e grandi abilità da fantina, fu molto considerata nella sua tribù, tanto da diventarne il capo e arrivò a sposare quattro donne.

Gli uomini che svolgevano ruoli femminili sono oggi conosciuti con un termine francese che all’epoca fu usato per definirli dai conquistatori: berdaches.

I berdaches avevano ruoli sociali importanti (guaritori/sacerdoti/assistenti nelle guerre) ed erano spesso “mogli” dei capi tribù.

In alcune tribù i guerrieri, prima di intraprendere una guerra, si univano ai berdaches poiché si riteneva che questa unione li rendesse più forti. 

Più correttamente, dovremmo dire che le comunità precolombiane non avevano una struttura sociale binaria con ruoli definiti in base al sesso biologico. 

Per questo motivo parlare di omosessualità in queste comunità è limitante e fuorviante. Sarebbe meglio parlare di bisessualità come regola negli orientamenti sessuali e di fluidità di genere. 

Con l’arrivo dei conquistatori europei le cose cambiarono. 

Quando i nativi vennero relegati nelle riserve gestite dai missionari, tutti gli atteggiamenti non binari vennero vietati e sanzionati.

Gli agenti governativi obbligarono i berdaches (maschi e femmine) ad indossare abiti “appropriati” al loro sesso biologico e a svolgere ruoli “tipici” del loro sesso biologico (ovviamente in un’ottica europocentrica).

Lo stesso avvenne nelle scuole, dove i bambini vennero scoraggiati ad assumere atteggiamenti non in linea con il binarismo biologico e puniti per attività che non si ritenevano congrui con il loro genere. 

Fortunatamente il ricordo dei berdaches nella cultura dei nativi non si è perso e negli anni 90 proprio i nativi hanno iniziato a parlare di “due spiriti” sostituendo il termine non autoctono di berdaches per riferirsi al terzo sesso e a quella che noi oggi chiamiamo “bisessualità/omosessualità”.



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