Intersex Flag
Il termine intersessualità fu coniato da Richard Goldschmidt nel documento del 1917 Intersexuality and the endocrine aspect of sex.
E’ un termine ombrello usato per descrivere quelle persone che hanno caratteri sessuali primari e/o secondari non definibili come esclusivamente maschili o femminili.
Nella specie umana, la differenziazione sessuale è un processo che incomincia con la fecondazione, nella quale si determina il sesso, e termina sul finire della pubertà, con lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (per le femmine: telarca e mestruazioni; per i maschi: barba e cambiamenti della voce; per entrambi: peluria pubica e cambiamenti dell'odore, delle forme corporee e dei genitali). Durante questo processo possono verificarsi delle variazioni rispetto al processo che si presenta più comunemente in natura.
Esistono diverse forme di intersessualità e non tutte le forme di intersessualità sono visibili alla nascita: alcune, come quella ormonale, sono visibili esclusivamente dalla pubertà in poi; altre ancora, come quella cromosomica, sono forme di intersessualità invisibili che possono essere scoperte esclusivamente tramite determinati esami medici.
Quindi può capitare che una persona intersessuale non sia neanche a conoscenza della propria condizione di intersessualità.
Indipendentemente dal fatto che fossero tollerate o accettate socialmente da una particolare cultura, l'esistenza delle persone intersessuali era nota a molte culture e sistemi giuridici antichi e pre-moderni ed esistono numerosi resoconti storici.
Il loro trattamento è sempre cambiato in base alla cultura e al periodo storico.
I maschi intersessuali erano storicamente chiamati "ermafroditi" o "eunuchi congeniti", mentre le donne "frigide".
Tali termini sono caduti in disuso, oramai considerati fuorvianti e stigmatizzanti, infatti il termine intersessualità non è considerato sinonimo di ermafroditismo o di pseudoermafroditismo, ma è un termine più ampio.
Nonostante queste variazioni generalmente non minaccino la salute fisica delle persone interessate (solo in alcune circostanze sono correlati problemi di salute), spesso le persone con queste variazioni biologiche subiscono, o hanno subito, una pesante medicalizzazione per via delle implicazioni della loro condizione rispetto al genere sociale
Sono noti casi di bambini intersessuali operati a pochi mesi dalla nascita e assegnati al sesso femminile, che, una volta raggiunta l'età adulta, hanno mostrato caratteristiche sessuali secondarie e comportamentali marcatamente maschili (o viceversa) con costi umani, sociali e sanitari altissimi.
Le associazioni di intersessuali si battono contro la prassi di sottoporre individui appena nati che presentano anomalie genitali a operazioni chirurgiche e cure ormonali per omologare queste persone a uno dei due sessi accettati, senza dare una possibilità agli stessi di esprimere la propria opinione in un campo così importante per la salute fisica e mentale dell'individuo.
Nel 2011 Christiane Völling è diventata la prima persona intersessuale nota per aver citato in giudizio una persona per danni sulla basa di un intervento chirurgico non consensuale di riassegnazione del sesso.
Nell'aprile 2015, Malta è diventata il primo paese a mettere fuori legge gli interventi medici non consensuali per modificare l'anatomia del sesso, compresa quella delle persone intersessuali.
La bandiera intersessuale è stata ideata nel 2013 da Morgan Carpenter (bioeticista, attivista intersessuale e ricercatore), fondatore di Intersex Human Rights Australia.
L'obiettivo del design fu quello di evitare stereotipi di genere come i colori blu e rosa, o di sembrare un derivato da altri simbolismi, utilizzando invece il giallo in sfondo a un cerchio viola al centro, privo di decorazioni, rappresentante completezza e integrità, e le potenzialità delle persone intersessuali.
Descrivendo la bandiera per Intersex Human Rights Australia, Carpenter ha scritto:
“Il cerchio è ininterrotto e senza ornamenti, simboleggia l'interezza e la completezza, e le nostre potenzialità. Stiamo ancora lottando per l'autonomia corporea e l'integrità genitale, e questo simboleggia il diritto di essere chi e come vogliamo essere.”
L'organizzazione Intersex Human Rights Australia descrive la bandiera di libero uso per “qualsiasi persona intersessuale od organizzazione che desidera usarla, in un contesto in cui vengano supportati i diritti umani”.
Questa bandiera è poi stata inserita nella bandiera LGBTQ+ nel 2021 ad opera dell'attivista intersex Valentino Vecchietti.
A partire dal 2003 è stata istituita la giornata della consapevolezza intersessuale con ricorrenza internazionale fissata al 26 ottobre, per evidenziare la questione dei diritti umani in relazione alla visibilità delle persone intersessuali.
L'evento nasce dalla prima manifestazione pubblica organizzata da persone intersessuali in Nord America il 26 ottobre 1996 a Boston durante la conferenza annuale dell'American Academy of Pediatrics.
In questa occasione alcuni attivisti intersessuali della Intersex Society of North America manifestarono attraverso lo slogan "Ermafroditi con attitudine" contro le pratiche di riassegnazione del sesso sui neonati.
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