Progress Flag
Nel 1977 Harvey Milk chiese all’artista Gilbert Baker di realizzare il simbolo delle rivendicazioni del movimento LGBT, da sventolare durante il San Francisco Gay Freedom Parade.
Baker ideò la prima bandiera LGBT ispirato da “Over The Rainbow”, la canzone di Judy Garland presente nel film “Il Mago di OZ”, una canzone amata dalla comunità omosessuale soprattutto per il testo.
Nella versione originale la bandiera comprendeva 8 colori, ognuno con un proprio preciso significato:
Rosa = Sesso;
Rosso = Vita;
Arancione = Guarigione;
Giallo = Luce solare;
Verde = Natura;
Turchese = Magia;
Blu = Pace;
Viola = Spirito.
Da questa prima versione, mantenendo il concetto di base, sono nate tutte le altre bandiere rappresentanti specifiche comunità e realtà.
La bandiera originaria fu ridotta a 6 colori, eliminando il rosa e il turchese, per questioni economiche (il rosa costava troppo) e pratiche (il blu e il turchese si fusero con l’azzurro durante la produzione).
Nel 2017 la bandiera guadagna due nuovi colori: nero e marrone.
La città di Philadelphia, infatti, a seguito di accuse di razzismo di alcuni locali gay della città, ha inserito i due colori per includere nella lotta LGBTQ+ anche le persone razzializzate appartenenti alla comunità.
Il graphic designer Daniel Quasar nel 2018, ispirandosi alla Philadelphia Flag, oltre alle bande colorate, introduce una forma a mo’ di freccia che simboleggia la necessità di cambiamenti e progressi.
L'ultima revisione, realizzata da Valentino Vecchietti, è del 2021 ed è intitolata Progress Intersex-Inclusive per includere più soggettività Lgbtq+ possibili, senza escludere alcuna minoranza.
Si trovano infatti anche i colori e il simbolo dell’orgoglio intersessuale (il giallo con cerchio viola).
Chissà come si evolverà ancora in futuro la bandiera più orgogliosa di sempre…
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