Karl-Maria Kertbeny (1824-1882). L'inventore del termine "omosessuale".

Fino al 1847 si chiamò Karl-Maria Benkert (anno in cui cambiò cognome). Inventò la parola omosessuale nel 1869.

Karl-Maria Kertbeny svolse diverse attività: scrittore, libraio, giornalista, traduttore, bibliografo, poeta, storico, critico d'arte e perfino esportatore di vini.

Da giovane, mentre lavorava come apprendista libraio, aveva un caro amico gay che, dopo essere stato ricattato da un estorsore, si suicidò.

Kertbeny  ricordò in seguito che fu proprio questo tragico episodio a portarlo ad interessarsi da vicino al tema dell'omosessualità, seguendo quella che chiamò la sua "pulsione istintiva a contestare ogni ingiustizia".

Nel 1866 la Prussia, per unificare la legislazione degli Stati di cui era composta, creò una commissione di sette membri che, partendo dal codice penale prussiano, sollecitò la collettività ad esprimere la propria opinione sul progetto di unificazione.

Numerosi giuristi e intellettuali fanno così conoscere, o per corrispondenza o attraverso la pubblicazione di documenti, i loro suggerimenti e commenti su questo primo progetto di codice penale unitario.

Poiché nel codice prussiano del 1851 c'era una norma che puniva gli "atti contro natura" commessi tra uomini (e con animali), Kertbeny  decise di intervenire nel dibattito proprio in onore del suo amico morto suicida (forse più ancora temette per se stesso).

Così decise di scrivere al presidente della Commissione dei Sette sostenendo che lo Stato non aveva alcun diritto di intromettersi negli affari privati degli individui in quel che riguarda il loro comportamento sessuale, anche se si tratta di atti omosessuali. Ed ecco creato il neologismo!

Proprio per questo interesse verso la parità dei diritti tra gli uomini, e all'abolizione della penalizzazione degli atti omosessuali, nel 1869 Kertbeny scrisse due opuscoli in cui distinse quattro "pulsioni sessuali naturali e categorie antropologiche", coniando i termini “omosessuale” ed “eterosessuale”

Secondo Kertbeny ci sarebbero persone "omosessuali" ed "eterosessuali", oltre a persone "monosessuali" (onanisti) e "anfisessuale" (bisessuali). 

Molto probabilmente il termine omosessuale lo ideò proprio per distinguersi e criticare la tesi del terzo sesso di Ulrichs: mentre “uranismo” mette l’accento sulla effemminatezza dell’uomo gay (nasce dalla credenza-non supportata dalla mitologia-secondo cui il dio Urano, persi i genitali per mutilazione, acquisì una condotta omosessuale passiva), “omosessuale” mette l’accento sul tipo di relazione sessuale: ovvero un rapporto sessuale tra persone dello stesso sesso, restando irrilevante la condotta attiva o passiva.

Nei suoi opuscoli, Kertbeny sosteneva che la legge prussiana sulla sodomia, violava i "diritti dell'uomo". La base del suo ragionamento era l’argomento liberale secondo cui gli atti sessuali consensuali in privato non dovrebbero essere soggetti al diritto penale. 

Ricordando il suo giovane amico, sostenne con forza che la legge prussiana consentiva ai ricattatori di estorcere denaro agli omosessuali e spesso li spingeva al suicidio.

Kertbeny non si dichiarò mai omosessuale, eppure dai suoi diari segreti, emerge un orientamento sessuale differente da quello puramente eterosessuale. 

È certo che Kertbeny si incontrò intorno al 1864 Karl Heinrich Urlichs perché c’è la corrispondenza tra i due che lo prova.

La paura ricorrente dopo l'arresto di Karl Heinrich Urlichs ("Orribili giorni!...Orribili incubi. Ho bruciato tutte le lettere pericolose"), sembra confermare che fosse segretamente omosessuale.

Inizialmente Kertbeny e Ulrichs avevano posizioni abbastanza vicine sul tema dell’omosessualità, ma negli anni sessanta si allontanarono. 

Ulrichs si preoccupava di dimostrare scientificamente che l’omosessualità avesse una radice biologica, mentre Kertbeny era motivato, a suo stesso dire, da un "interesse antropologico" unito a un senso di giustizia e ad una preoccupazione per i "diritti dell'uomo".

Scienza contro diritto. 

Fino agli inizi del 900 si preferì usare i termini di Ulrichs “uranista” o “uringo”

Solo tra le due guerre mondiali il termine “omosessualità” è diventato l’unico termine per indicare una relazione tra persone dello stesso sesso

Negli ultimi anni di vita, verso il 1880, Kertbeny scrisse anche un saggio sulla situazione della comunità omosessuale europea, pubblicato dopo la sua morte, nel 1900.

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