Annemarie Schwarzenbach (1908 – 1942)
Un'antifascista in viaggio dall'Europa all'Afganistan in auto.
Annemarie Schwarzenbach (1908 – 1942) è stata una scrittrice, fotografa e giornalista svizzera.
Fortemente androgina, apertamente lesbica, grande viaggiatrice, dipendente dalla morfina, ribelle e contrastata.
Nata in una ricca famiglia di industriali svizzeri del settore tessile con forti simpatie naziste, entrò nel circolo di Erika e Klaus Mann (che la iniziarono alla morfina).
Si innamorò follemente di Erika Mann senza esserne ricambiata pienamente, tanto che alla fine della loro relazione Annemarie tentò anche il suicidio.
Fu una attivista nella Resistenza contro Hitler fin dal 1933 e sostenne economicamente una rivista letteraria impegnata fondata da Klaus Mann.
Dal carteggio che si è riuscito a recuperare dalla distruzione della madre, si evince che i fratelli Mann “usarono” Annemarie per finanziare i loro progetti letterari e politici e appare evidente che Scharzenbach era “dipendente” emotivamente dai due Mann.
Ebbe un rapporto tormentato e morboso con la madre, Renée Scharzenbach, la quale la preferiva apertamente agli altri figli, ma la soffocava con aspettative che non riusciva a sostenere.
Inoltre Annemarie non sopportava l’ipocrisia della madre che da perfetta borghese, riusciva ad essere una fervente sostenitrice del nazismo e contemporaneamente ad intrattenere una stabile relazione extraconiugale lesbica.
Dal 1933 partecipa in Oriente ad alcune campagne di scavi archeologici. Soggiorna per periodi più o meno lunghi in Siria e in Iran.
Il 25 maggio 1935 sposa a Teheran Achille Clarac, diplomatico francese, anch'esso omosessuale, per "proteggersi" a vicenda. Lei prese così la cittadinanza elvetica, ma acquisì un passaporto diplomatico. Inoltre il matrimonio fece felici i genitori di lei e mise a tacere per un po’ le voci circa l’omosessualità di entrambi.
Mentre era in Iran col marito, ebbe una relazione con la figlia di un diplomatico turco che raccontò nel libro “La valle felice”, dove lei si identifica con un uomo e la storia viene narrata come relazione eterosessuale.
Successivamente ebbe una relazione con l’ex fidanzata di Clarac, la fotografa Barbara Hamilton-Wrigte che nel 1936 la invitò a Washington
Nel 1935 conobbe la baronessa Margot Von Ope (moglie di Fritz Von Opel)l, con cui fu unita per tre anni.
Finita questa relazione si ricongiunge amichevolmente a Barbara Hamilton-Wrigte,in Scandinavia e poi Russia.
Nel 1939 raggiunge in automobile il continente indiano con una amica, attraversando Iran e Afganistan. Si trovavano infatti a Kabul allo scoppio della seconda guerra mondiale in Europa.
Durante il viaggio tra le due scoppiò una lite, forse a causa della dipendenza da droghe e alcool di Annemarie, così che quest’ultima tornò in Svizzera per poi raggiungere i fratelli Mann negli U.S.A.
Nel 1940 ebbe una relazione con Carson McCullers che durò poco.
Nello stesso anno, a causa del tentativo di strozzare nel sonno Margot Von Opel, ormai solo coinquilina, Annamarie fu internata in un istituto psichiatrico nello Stato di Washington con la diagnosi di schizofrenia. La morte del padre e l’abuso di alcool avevano infatti peggiorato la sua condizione psichica.
Riuscì ad evadere dalla psichiatria e si rifugiò da Carson McCullers, dove però venne trovata dalla polizia e riportata nell’ospedale psichiatrico.
Ne uscì nel 1941 con la garanzia che avrebbe lasciato gli U.S.A.
Partì quindi per Lisbona. Dopo un viaggio in Congo tornò in Svizzera.
Il 7 settembre 1942, cadde dalla bicicletta battendo la testa contro un sasso appuntito. Achille Clarac, alla notizia dell’incidente, lasciò Theran per accorrere al capezzale dell’amica, ma la madre di Annemarie.
Morì il 15 novembre 1942 a 34 anni.
Alla sua morte la madre distrusse molte fotografie e scritti della figlia per tentare di occultare potenziali scandali.