Figlia d'arte in fuga dal nazismo.
Erika Julia Hedwig Mann (1905–1969) è stata una saggista, scrittrice e antifascista tedesca, primogenita dei sei figli dello scrittore premio Nobel per la letteratura Thomas Mann.
Il 24 luglio 1926, sposò il famoso attore Gustaf Gründgens, ma i due divorziarono nel 1929.
Nel 1928 Fu coinvolta come attrice nel film Ragazze in uniforme, ma lasciò la produzione prima che il film fosse completato.
Nel 1932, pubblicò il primo dei suoi libri per l'infanzia. In quel periodo ebbe diverse storie amorose lesbiche. La prima di cui si ha notizia, però, fu quella con l'attrice Pamela Wedekind, fidanzata con suo fratello Klaus (omosessuale) dal 1924 al 1928.
Più tardi, ebbe una relazione con la regista Therese Giehse e con le giornaliste Betty Cox e Annemarie Schwarzenbach. Come venne scritto più tardi, entrambe le relazioni furono sessualmente appassionate e molto stimolanti dal punto di vista intellettuale.
Nel 1933 fondò assieme all'amante Therese Giehse la compagnia di cabaret i cui lavori sono contraddistinti da un contenuto fortemente politico in chiave anti-nazista.
Con l'avvento del nuovo regime, però, la Mann preferì (1935) scegliere la strada dell'esilio,
Fu durante il soggiorno in Inghilterra che sposò, in un matrimonio di pura convenienza, lo scrittore omosessuale inglese Wystan Hugh Auden, nozze che le consentirono di acquisire un passaporto britannico.
Dal 1936 in avanti Erika Mann visse in prevalenza negli Stati Uniti, dove svolse attività di corrispondente per la BBC.
Poté fare ritorno in Europa soltanto a conflitto mondiale terminato, nel 1952.
Morì a Zurigo nel 1969.