Magnus Hirschfeld (1868-1935). Fondatore della prima clinica transgender.

Hirschfeld elaborò la teoria di un terzo sesso "intermedio" tra uomo e donna estendendo gli studi e le teorie di Karl Heinrich Ulrichs.

Era gay e in segreto un travestito, da qui coniò il termine travestitismo. Per le sue attività di travestitismo utilizzava il nome d'arte di “Zia Magnesia”.

Magnus Hirschfeld coniò anche  il termine transessuale e nel 1897 fondò il Comitato scientifico-umanitario con lo scopo di effettuare ricerche per difendere i diritti degli omosessuali ed abrogare la  sezione del codice penale tedesco che criminalizzava l'omosessualità. 

L’obiezione principale era che la legge incoraggiava ricatti nei confronti degli omosessuali ed il motto Giustizia attraverso la scienza rifletteva l'idea di Hirschfeld che una migliore conoscenza scientifica dell'omosessualità avrebbe eliminato l'ostilità della popolazione e delle istituzioni nei confronti dei gay

Il Comitato riuscì a raccogliere oltre 5000 firme per abolire la penalizzazione dell’omosessualità. 

Tra i firmatari vi furono i più importanti intellettuali residenti in Germania dell'epoca (Albert Einstein, Hermann Hesse, Thomas Mann, Rainer Maria Rilke e Lev Tolstoj).

La petizione venne portata all'attenzione del Reichstag nel 1898, ma venne appoggiata solo da una minoranza del Partito Socialdemocratico, portando Hirschfeld a utilizzare una controversa strategia di "outing": cioè obbligare alcuni eminenti legislatori segretamente omosessuali ad uscire allo scoperto e prendere una chiara posizione. 

La petizione continuò ad essere discussa dal Parlamento e cominciò a realizzare progressi negli anni venti, poco prima che la costante ascesa in Germania del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori bloccasse ogni speranza di riforma.

Nel 1921 Hirschfeld organizzò il Primo congresso per la riforma sessuale (a cui partecipò per l'Italia Aldo Mieli).

Hirschfeld contribuì alla stesura e recitò nel film del 1919 “Diversi dagli altridove l'attore Conrad Veidt interpretò il primo ruolo omosessuale mai scritto per la storia del cinema. 

Il film è chiaramente un'accusa al codice penale tedesco ed ai pregiudizi della società e ricorda la storia dell’amico gay di Kertbeny morto suicida a seguito di una tentata estorsione.

Nel 1919, nella nuova e più liberale atmosfera della Repubblica di Weimar, fondò a Berlino, l'Istituto per la ricerca sessuale.

L'istituto conteneva una immensa biblioteca sul tema del sesso e provvedeva a servizi educativi e consulti medici. 

Persone da tutta Europa visitarono l'Istituto per comprendere meglio la propria sessualità. Ospitava anche un Museo del sesso, una risorsa educativa pubblica.

Alcuni transgender facevano parte dello staff dell'Istituto e molti venivano per una consultazione.

L'Istituto offriva diversi servizi endocrinologici e chirurgici, inclusa la prima operazione moderna di cambiamento di sesso, effettuata negli anni trenta su Dora Richter

La sua attività lo portò ad essere attaccato da diversi gruppi omofobi.

Nel 1921, al termine di una conferenza tenuta a Monaco, fu vittima di un lancio di sassi che gli procurò una frattura al cranio.

Hirschfeld venne nuovamente attaccato nel 1923 quando alcuni nazisti austriaci fecero irruzione a Vienna nella sala dove egli stava tenendo una conferenza cercando di ucciderlo a colpi di pistola.

Quando i nazisti assunsero il potere in Germania, alla fine del gennaio 1933, una delle prime azioni che effettuarono fu, nel maggio 1933, quella di distruggere l'Istituto fondato da Hirshfeld e dare fuoco alla biblioteca che conteneva. 

Molte delle immagini di repertorio, e di filmati, che vengono mostrati, oggi, come esempio dei roghi nazisti di libri riguardano l'incendio della Biblioteca dell'Istituto di Magnus Hirschfeld senza, però, citare il nome di quell'Istituto Scientifico.

In quel momento Hirschfeld era impegnato in una serie di conferenze all'estero; non tornò mai in Germania e morì nel 1935 in esilio a Nizza il giorno del suo sessantasettesimo compleanno.

Lasciò una somma considerevole ai suoi eredi per la prosecuzione del lavoro iniziato all'Istituto di ricerca, ma nessuno dei suoi eredi riuscì a rispettare le sue volontà.

Benché molto famoso e stimato presso alcuni circoli, in altri Hirschfeld venne pesantemente criticato: essendo anche ebreo e socialista, fu uno dei bersagli più graditi dalla destra e in particolare dal nascente partito nazista. 

Altri critici puntano sul fatto che Hirschfeld credeva, semplificando, in un'omosessualità frutto di disequilibri ormonali aprendo così la strada a successivi scienziati alla ricerca di una "cura" per gli omosessuali.

Tuttavia, anche in questo caso, come per Ulrichs, la teoria del disequilibrio ormonale fu molto utile affinché si cominciasse a pensare che l'omosessualità non dovesse essere penalmente perseguita perché non era una "scelta" libera dell'individuo, ma una sua "condizione naturale".

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